La disumanità dell'uomo non si materializza soltanto negli atti corrosivi dei malvagi. Si materializza anche nella corruttrice inattività dei buoni.

Martin Luther King

Se vedi la carità, vedi la Trinità.

( Sant'Agostino )

venerdì 19 dicembre 2014



Il Natale rischia di essere una festa di compleanno in cui ci si è scordati di invitare il festeggiato, e sempre più credenti provano disagio all'avvicinarsi del 25 dicembre. 

La provocazione di Dio fattosi uomo si è trasformata nella festa dei buoni sentimenti: Dio viene, e l'uomo non c'è. 

È l'uomo il grande assente della storia, non Dio. Forse per questa ragione abbiamo riempito di zucchero e melassa una festa nata per far riflettere?

 A Natale, poi, le persone sole, o sofferenti, vivono un dolore indicibile davanti alle rassicuranti immagini televisive in cui famiglie felici si radunano intorno ad un buon pranzo. 

Il messaggio del Natale è che Dio viene per farsi riconoscere dai poveri, e proprio i poveri vivono il Natale come il peggior giorno dell'anno?

L'autore aiuta a rileggere i racconti dei vangeli con lo sguardo della verità e della conversione: il suo è un vero e proprio manuale di sopravvivenza al Natale, per riappropriarsi dello stupore di un Dio neonato.

( Da Dov'è colui che è nato? Alla ricerca del Natale perduto. Editore: San Paolo Edizioni. Paolo Curtaz Autore
Collana: Dimensioni dello spirito. )